Lo Spirito Santo si comunica all’interno dello spirito dell’uomo, e la conoscenza delle categorie dello spirito – bello, buono e vero – rende più facile comprendere ciò che il Signore ci vuole comunicare. Lo scopo del cammino cristiano è infatti imparare a discernere la voce di Dio, ciò che ci vuole trasmettere e anche ciò che vuole che facciamo. Il che significa che – al contrario di quanto dice certa pseudo teologia contemporanea – Dio agisce nella storia, come del resto conferma il testo dell’Apocalisse: “Io sto alla porta e busso”. Sta a noi, nella nostra libertà, decidere di aprire o meno la porta.
Di qui l’importanza di fermarsi davanti al Volto di Gesù, in un momento di preghiera, e di chiederci cos’è bello e buono per noi e – dato che il vero è una categoria oggettiva – chiedere al Signore: chi sono io per Te? Questa è la domanda fondamentale: Lui infatti, dal momento che ci ha creati, ci vede meglio di noi stessi e di quanto ci vedano gli altri. La psicologia lo conferma con la scoperta che l’io cosciente è una parte minima della nostra personalità, solo la punta di un iceberg, sommerso in quasi tutto il suo volume. Ciò vale ancor più per la nostra dimensione spirituale, che è la più profonda.
Questo nostro aspetto nascosto ci è sconosciuto, ma ci appartiene.
Questa prospettiva ci colloca in un giusto rapporto col Signore: siamo sue creature, dipendiamo da Lui. Veniamo così protetti da quella che i Padri definivano la radice di tutti i peccati, la filautia, la propria volontà, l’autosufficienza.
Siamo creature che non possono niente senza il Creatore; eppure, come afferma san Tommaso d’Aquino, la grazia non toglie la natura, ma la perfeziona. Quella natura profonda, quindi, non è aliena dalla nostra natura psicologica. Qui ci viene in aiuto C. G. Jung, coi suoi concetti di introversione ed estroversione. È importante capire a quale categoria apparteniamo, perché questo ci dà indicazione essenziali sull’orientamento della nostra vita spirituale e sul nostro equilibrio psicologico, su cosa è bene per noi coltivare e cosa conviene lasciar andare. Nella verità della nostra natura possiamo più facilmente ascoltare quella Voce che ci guida nella realizzazione del Progetto che Dio ha su di noi.
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